È stata l’occasione per informare i membri circa gli aggiornamenti sull’iter in corso per la localizzazione del Deposito Nazionale e Parco Tecnologico, ribadendo l’impegno di Sogin quale soggetto incaricato dalla Legge della realizzazione e dell’esercizio di questa infrastruttura rilevante per il Paese. Il Deposito Nazionale consentirà, infatti, di sistemare, in un unico sito, tutti i rifiuti radioattivi italiani provenienti sia dalla dismissione in corso degli impianti nucleari che dalle quotidiane attività di medicina nucleare, industria e ricerca, comprendendo i rifiuti finora prodotti e quelli che si stima continueranno ad essere generati nei prossimi 50 anni da questi impieghi non energetici.
Nel suo intervento, l’Amministratore Delegato Artizzu ha sottolineato, fra l’altro, come Sogin, da sempre, abbia garantito la massima sicurezza dei siti nucleari in cui opera, dei propri lavoratori e delle popolazioni, grazie al know-how specialistico che ha mantenuto e sviluppato nel tempo in ambito nucleare, rappresentando oggi un presidio unico di competenze a vantaggio dell’intera filiera italiana del settore e delle scelte energetiche del Governo.
Rispetto alla proposta di legge oggetto dell’audizione, l'ipotesi in esso contenuta di autocandidature dei Comuni ad ospitare il Deposito Nazionale è, per Sogin, assolutamente percorribile sotto il profilo della sicurezza nazionale, ambientale e della radioprotezione.