Sogin al convegno “Il nucleare in Italia nella transizione energetica: sostenibilità ed indipendenza”
29 Marzo 2024
Si è svolto ieri, giovedì 28 marzo a Roma, presso la sala Caduti di Nassiriya del Senato, il convegno
"Il nucleare in Italia nella transizione energetica: sostenibilità ed indipendenza”, organizzato dall’
Ugl Chimici Federazione Nazionale.
Aperto con l’intervento dell’On.
Vannia Gava, Viceministra dell'Ambiente e della Sicurezza energetica (MASE), l’evento ha spaziato fra numerosi temi di rilievo nell’ambito della transizione energetica, dalle prospettive per l’economia e la politica energetica alle ricadute sul mondo del lavoro e sull’occupazione, dalla gestione dei rifiuti radioattivi fino alla formazione e all’informazione dell’opinione pubblica.
Alla tavola rotonda ha partecipato l’Amministratore Delegato di Sogin,
Gian Luca Artizzu, insieme a rappresentanti delle Istituzioni nazionali ed europee, del mondo dell’Università e della ricerca e di altri player del settore.
A margine del convegno, l’AD, intervistato da diverse testate giornalistiche presenti, ha sottolineato che ”è necessario che noi come Sogin, come governo, facciamo uno sforzo maggiore in comunicazione, in dialogo con i territori. Con il Deposito Nazionale, abbiamo iniziato per la prima volta un dibattito pubblico in Italia su tematiche legate a grandi infrastrutture. È molto importante continuare su questa strada perché per quanto, attualmente, ci siano tutte queste opposizioni all'opera noi ci accorgiamo che qualcosa sta cambiando e sta cambiando soprattutto da parte dei giovani".
Artizzu ha, inoltre. ricordato che a maggio si terrà
Open Gate, l’iniziativa con la quale la Società aprirà le porte degli impianti in dismissione al pubblico, che ha già registrato il “tutto esaurito” in diversi siti. Ciò dimostra che “c'è sete di conoscenza di tutto ciò che è nucleare perché quello che deve essere chiaro è che tutto ciò che è stato raccontato sinora non è vero o, quantomeno, è vero soltanto in parte. Bisogna capire qual è quella parte. Serve, quindi, un grande sforzo di comunicazione, un grande sforzo di alfabetizzazione sul nucleare”.
Il video è disponibile di seguito.