Sogin, terminati i lavori di rinterro della Fossa 7.1

Con questi lavori Sogin completa la bonifica dell’area al cui interno si trovava il “monolite” in cemento armato, suddiviso in quattro pozzi a sezione quadrata contenente rifiuti radioattivi prodotti durante l’esercizio dell’impianto, rimosso da Sogin nel dicembre 2019 con una soluzione ingegneristica senza precedenti a livello internazionale. 

I lavori di rinterro erano stati avviati il 23 giugno scorso, dopo aver terminato le attività di caratterizzazione, rimosso il capannone che proteggeva l’area di cantiere e la strumentazione utilizzata per i lavori di bonifica e dismesso il pozzo P7.1, utilizzato in passato per emungere l’acqua di falda ed evitare che potesse entrare in contatto con la struttura del monolite interrato all’interno della Fossa 7.1. 

Il rinterro, per il quale sono stati impiegati complessivamente circa 600 metri cubi di materiale di riempimento, è avvenuto in quattro fasi. Nella prima si è posato sul fondo dell’area uno strato di geotessile non tessuto per poi procedere al riempimento graduale della fossa con un primo strato di ciottoli di fiume o cava. Quindi si è realizzato il secondo strato con compattazione di materiale misto stabilizzato per terminare il riempimento della fossa con pozzolana. Durante tutte le fasi sono state effettuate prove di carico su piastra per verificare la portata del terreno. 

Contestualmente alle attività di rinterro, sono stati realizzati diversi carotaggi per ricostituire la continuità idraulica della falda soggiacente il sito. 

Sull’area verrà realizzato l’Edificio di Processo dell’Impianto di Cementazione del Prodotto Finito (ICPF), che permetterà di cementare la soluzione liquida uranio-torio, denominata “prodotto finito”, prodotta durante le attività sperimentali svolte nell’impianto Itrec durante il suo esercizio, in vista del suo successivo trasferimento al Deposito Nazionale, quando disponibile.