Ieri, presso il Salone dei Quadri del Comune di Sessa Aurunca, si è tenuta la riunione del Tavolo della Trasparenza per le attività di dismissione della centrale del Garigliano.
All’incontro, convocato dal vicepresidente della Regione Campania - On. Fulvio Bonavitacola, hanno preso parte Sogin, l'Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione (ISIN), i rappresentanti delle strutture tecniche della Regione, l'Arpa Campania, gli Amministratori locali e regionali e le associazioni ambientaliste del territorio.
Tra momenti di dibattito e confronto, Sogin ha illustrato le attività di smantellamento in corso e di mantenimento in sicurezza della centrale campana.
Primo fra tutti, l’inizio nel dicembre scorso delle operazioni di smantellamento del Vessel della centrale. Questo processo, avviato per la prima volta da Sogin presso la centrale del Garigliano, segna un passo significativo verso la conclusione del decommissioning nucleare del sito.
Le operazioni fino ad ora condotte hanno previsto l’allagamento del Vessel e del canale reattore al fine di consentire le successive attività di smantellamento sotto battente d’acqua; l’acqua, infatti, funge da schermo biologico contro le radiazioni, permettendo ai tecnici di procedere in sicurezza. Le prossime fasi si concentreranno sulla rimozione delle attrezzature dalla parte superiore del Vessel, seguite dallo smantellamento dello stesso e dei suoi componenti interni, noti come internals.
Parallelamente proseguono i lavori avviati nel novembre del 2023 per lo smantellamento dei componenti dell’Edificio Turbina, condotti con l’impiego di tecniche avanzate di demolizione e decontaminazione atte a garantire l'assenza di dispersione di radioattività nell'ambiente, assicurando la massima sicurezza agli operatori durante le attività.
Procedono inoltre i lavori di realizzazione del deposito temporaneo D2, di cui sono attualmente in corso la realizzazione del sistema di drenaggio e della platea di fondazione, e di adeguamento dell'edificio ex-compattatore a deposito temporaneo, con la demolizione (già avvenuta) e la sua ricostruzione, in conformità alle attuali normative antisismiche.
In entrambe le strutture saranno poi stoccati i rifiuti derivanti dalle attività di decommissioning del sito, in attesa del loro trasferimento al Deposito Nazionale, una volta che sarà disponibile.
In ultimo Sogin ha comunicato che sono terminati i lavori di demolizione della torre idrica, alta 72 metri e che aveva caratterizzato finora lo skyline del sito. La torre, dotata sulla sommità di un serbatoio che conteneva l’acqua industriale dell’impianto, è stata sostituita con un nuovo sistema di approvvigionamento idrico, funzionale ai lavori di dismissione in corso.
L’occasione è stata utile anche per aggiornare i presenti sull’iter di localizzazione e realizzazione del Deposito Nazionale e Parco Tecnologico.
Questi aggiornamenti evidenziano l'impegno di Sogin nel portare avanti le attività di smantellamento in modo sicuro ed efficiente, con la massima considerazione per la sicurezza degli operatori, della popolazione e la protezione dell'ambiente circostante.