L’obiettivo è stato quello di raccontare come le attività di smantellamento degli impianti nucleari vengano progettate e realizzate anche per consentire il recupero e riciclo dei materiali prodotti.
Durante la visita, i ragazzi hanno approfondito il passato funzionamento della centrale nucleare, le attività di decommissioning e di gestione dei rifiuti radioattivi in corso nel sito pontino, nel rispetto di stringenti criteri di sicurezza. I tecnici Sogin hanno guidato gli studenti attraverso vari ambienti, come l’edificio di controllo, la sala controllo, l’edificio reattore, il deposito per lo stoccaggio temporaneo dei rifiuti radioattivi e l’impianto LECO (Latina Estrazione COndizionamento).
Questa esperienza ha permesso agli studenti di comprendere meglio le tematiche legate al settore nucleare e all'economia circolare. In particolare, sono state messe in evidenza le soluzioni e le tecnologie adottate per la minimizzazione dei rifiuti prodotti dagli smantellamenti e il loro riutilizzo. Ad esempio, a Latina i lavori di smantellamento degli schermi dei generatori di vapore dell’edificio reattore hanno prodotto complessivamente circa 1.200 tonnellate di materiale che, dopo gli opportuni controlli radiometrici, sono state allontanate dal sito e inviate a recupero.
Con quest’iniziativa, il Gruppo Sogin si propone come Action Developer della campagna di comunicazione ambientale europea (SERR), che quest'anno, giunta alla sua XVI edizione, si focalizza sullo spreco alimentare.
Su questo tema, Sogin ha anche realizzato e diffuso, sia al suo interno che all’esterno, un decalogo di dieci buone pratiche per invitare ciascuno, con piccoli gesti nella propria vita quotidiana, a dare il contributo nella riduzione dello spreco alimentare.
La partecipazione a iniziative come la SERR sottolinea l'impegno della Società per la diffusione della cultura della sostenibilità e l’educazione ambientale, in particolare verso le nuove generazioni.