Smantellamento e adeguamento del sistema di circolazione acqua-mare
Stato: in corso
Durata: 2011-2027
Durante l’esercizio della centrale, per veicolare all’impianto l’acqua del mare per il raffreddamento e la condensazione del vapore, nonché scaricare gli effluenti liquidi, veniva utilizzato un sistema chiamato “circolazione acqua mare”, costituito da un’opera di presa a mare posta a 700 metri dalla costa e collegata alla centrale da condotte sommerse e interrate, da canali di adduzione e scarico e da una vasca per l’aspirazione delle acque.
Nel 2011 è stato smantellato il pontile in cemento armato che permetteva di accedere all’opera di presa per le attività di manutenzione. La tecnica di demolizione adottata ha permesso di operare la “demolizione controllata”, che non ha prodotto alcun impatto all’ambiente.
Nel 2014 è stato modificato e ridotto il sistema di circolazione acqua mare, con la rimozione delle precedenti pompe ormai obsolete, l’installazione di due nuove pompe e la realizzazione di 2 nuove linee di mandata, una per ciascuna delle pompe installate.
Le operazioni di smantellamento delle vecchie pompe hanno prodotto circa 214 tonnellate di acciaio e 7,7 tonnellate di rame, materiale totalmente inviato agli impianti di recupero e riciclo.
Nel 2016 sono state rimosse e demolite parzialmente le condotte interrate di adduzione dell’acqua di mare all’edificio turbine, interferenti con la realizzazione del nuovo impianto di trattamento effluenti attivi (ITEA).
Si tratta di condotte con un diametro di 2,5 metri realizzate in opera con una lamiera di acciaio spessa 4 millimetri rivestita da un doppio strato di calcestruzzo fittamente armato e vibrato spesso 20 centimetri. L’acciaio, una volta separato dal cemento, è stato trattato e recuperato.