Gestione dei materiali convenzionali
Come illustrato nel grafico, delle 77 mila tonnellate di materiali che saranno prodotte complessivamente dallo smantellamento dell’impianto, saranno recuperate e riciclate circa 34 mila tonnellate (il 44%), per la maggior parte composte da metalli e calcestruzzo.
A Saluggia, come in altri siti in fase di smantellamento, le tecniche di trattamento adottate da Sogin hanno come obiettivo la minimizzazione dei rifiuti radioattivi, in un’ottica di economia circolare. Un esempio è il processo innovativo previsto nel progetto CEMEX che, grazie a una nuova formula di cementazione, consentirà di ridurre di circa il 5% il volume finale dei manufatti che saranno prodotti dalla solidificazione dei rifiuti radioattivi liquidi.
Un altro esempio di approccio sostenibile è il riutilizzo, per la costruzione del nuovo deposito temporaneo D2, di un’area in precedenza occupata da altri edifici, non necessari per il decommissioning, senza così consumare il suolo vergine all’interno del perimetro dell’impianto.