Indagine conoscitiva sull'energia nucleare, l’AD Sogin in audizione alla Camera

05 Febbraio 2025

Si è svolta ieri mattina l'audizione dell’Amministratore Delegato di Sogin, Gian Luca Artizzu, presso le Commissioni riunite VIII (Ambiente, Territorio, e Lavori Pubblici) e X (Attività produttive, commercio e turismo) della Camera dei Deputati, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sul ruolo dell'energia nucleare nella transizione energetica e nel processo di decarbonizzazione.


Nel suo intervento, l’AD ha rappresentato il ruolo che Sogin può svolgere in una fase in cui si reintroduca nel nostro Paese il nucleare come fonte per la produzione di energia, oltre che continuare nel lavoro di decommissioning degli impianti nucleari esistenti. Artizzu ha spiegato che "la fase di decommissioning sta all'interno delle fasi del nucleare dove si esercitano le stesse competenze della fase di esercizio, ovviamente dedicate ad altro, non dedicate alla produzione del kilowatt ora, ma su come mettere in atto quei compiti di smantellamento cui siamo chiamati. Paradossalmente, nel cosiddetto inverno nucleare che ha caratterizzato la nostra epoca, dal referendum del 1987 ad oggi, questo ha consentito di mantenere gran parte delle competenze nucleari in Italia".

Oltre che all'interno del ciclo naturale di decommissioning, il mantenimento delle competenze è stato possibile grazie alla costituzione di una scuola interna a Sogin, la Radwaste Management School, "che ormai lavora ovviamente in tutta Italia utilizzando mezzi tipicamente di apprendimento a distanza e lavora anche in aula, ovviamente". In questo modo, Sogin è riuscita mantenere "la cultura del nucleare in modo molto elevato, sia per i nostri lavoratori che per i lavoratori di altre aziende", come è stato riconosciuto anche dall'IAEA (International Atomic Energy Agency). Il ruolo delle competenze risulta, dunque, strategico per il nucleare in Italia. Oltre alle capacità di progettazione e realizzative -come quelle per "costruire impianti nuclear glade" - che Sogin applica e sviluppa nel decommissioning, "stiamo progettando il Deposito Nazionale per i rifiuti radioattivi, che in questo momento è soltanto la fase di progettazione. Attraverso l'utilizzo degli standard internazionali, sappiamo che dovrà durare almeno 300 anni, quindi si tratta di utilizzare i criteri ingegneristici più conservativi e più durevoli per realizzare questi impianti".

In chiusura, l'AD ha voluto evidenziare come non sia vero a livello scientifico e ingegneristico che “non si può fare il nuovo nucleare se prima non si completi tutto il ciclo di decommissioning“, una comune affermazione utilizzata a supporto del non ritorno al nucleare. Ha, infatti, chiarito che è possibile avere in contemporanea sullo stesso sedime reattori in funzione, reattori in fase di smantellamento e reattori in progettazione, grazie alle tecniche di compartimentazione dei cantieri e dei sistemi di sicurezza. “Lo dico perché in questo momento siamo proprietari di quattro siti progettati secondo i migliori standard internazionali per contenere delle centrali nucleari“, ha evidenziato Artizzu, concludendo che alcuni di questi sono progettati per il loro raddoppio, come quello di Caorso e Latina, mentre altri potrebbero esserlo “se ci fosse la volontà politica“.

Sul sito webtv.camera.it è disponibile il video streaming di tutte le Audizioni svolte il 4 febbraio, fra cui Sogin a partire dal minuto 109 (01h:49m).