Il progetto eseguito è stato particolarmente complesso in ragione di difficoltà connesse all’individuazione dei
idonei pre-trattamenti per resine e fanghi, alla gestione delle operazioni di
trattamento all’estero e al
recupero dei fusti contenenti le resine a media attività dai loculi del deposito ERSMA (
Adeguamento depositi temporanei).
A partire dal 2015, sono state realizzate una serie di attività preliminari. In particolare, è stata svolta nel 2015 – 2016 una campagna di caratterizzazione delle resine stoccate nei depositi ERSBA 1 e 2 (Edificio Rifiuti a Bassa Attività 1 e 2). Sono stati, inoltre, realizzati lavori di adeguamento del deposito ERSMA, per rendere possibile la movimentazione, il confezionamento e la caratterizzazione dei fusti estratti dalle celle schermate da inviare all’estero. Fra questi, vi è lo smantellamento del transelevatore, utilizzato in passato per stoccare i fusti nelle celle schermate e impiegato da Sogin per il recupero dei primi lotti di fusti. Tale apparecchiatura è stata sostituita nel 2018 con la Macchina per il Recupero dei Fusti (MRF)), che ha consentito, mediante controllo da remoto, l’estrazione dei fusti, circa 1.500, più difficili da recuperare a causa loro posizionamento.
Nel novembre 2017 sono stati inviati i primi fusti di resine non radioattive all’impianto slovacco per le "prove a freddo" del sistema di pretrattamento e della linea di alimentazione dell’inceneritore, dalle quali è emersa la necessità, al fine di raggiungere i parametri richiesti in sede di qualificazione del processo per i residui di combustione, di integrare l’inceneritore con un sistema di pretrattamento delle resine e una modifica della linea di alimentazione alla camera di combustione.
Tra il 2018 ed il 2019 è stata implementata la modifica dell’impianto, sono state condotte le “prove a freddo” e sono iniziati i trasferimenti dei fusti di resine e fanghi radioattivi con una prima serie di 336 fusti di resine e fanghi per le “prove a caldo”; con queste prove è stata verificata l’efficacia di tutte le fasi del processo, compreso il condizionamento dei residui in manufatti finali con caratteristiche idonee al conferimento al Deposito Nazionale; a seguito dell’esito positivo delle “prove a caldo” sono state ottenute l’approvazione del Piano Operativo per il trattamento e il condizionamento di resine e fanghi e l’autorizzazione alla spedizione e al trattamento dei restanti rifiuti previsti nel progetto.
Sogin ha così avviato, il 29 gennaio 2020, la seconda e ultima fase del programma di trasferimento (con 33 trasporti) dei restanti fusti, circa 5.600.
Il 21 aprile 2022, con un ultimo trasporto, si è concluso il programma di trasferimento di tutti i circa 5.900 fusti presso l’impianto slovacco di Bohunice, dove si sta portando avanti la produzione dei manufatti finali.
Il trasferimento di tutti questi rifiuti, che in volume rappresentano circa il 70% di quelli stoccati nel sito, ha consentito di svuotare i 3 depositi temporanei per procedere al loro adeguamento agli attuali standard di sicurezza, senza così dover realizzare altre strutture di stoccaggio.
La durata prevista per le attività di trasferimento e trattamento dei 5.600 fusti radioattivi e di rientro dei manufatti condizionati è complessivamente di circa 5 anni (2020 – 2024).