Estrazione e trattamento resine

Stato: in corso 
Durata: 2016

Le resine a scambio ionico esaurite (filtri), utilizzate per la purificazione dei liquidi radioattivi, sono state prodotte durante l’esercizio della centrale (acqua di raffreddamento del reattore, piscina del combustibile, scarichi radioattivi) e, marginalmente, a seguito delle operazioni di decontaminazione dei generatori di vapore del circuito primario svolte nel 2004. I circa 100 metri cubi di resine a scambio ionico sono contenute in 106 purificatori in acciaio inox stoccati all’interno del deposito temporaneo n.1 e rappresentano il più elevato carico radiologico ad oggi presente in centrale. 

Impianto di wet oxidation

Il trattamento delle resine radioattive avverrà attraverso la Wet Oxidation Technology- WOT (ossidazione a umido), in un apposito impianto, che sarà realizzato nell’edificio che conteneva il waste disposal. Tale tecnica, utilizzata in campo convenzionale per i rifiuti organici, ha il vantaggio di produrre un ridotto impatto ambientale e di poter essere facilmente riutilizzata per il trattamento di residui analoghi presso altri impianti.
 
Impianto di wet oxidation
 
 
Obiettivo dell’ossidazione è la riduzione del volume e del carico organico delle resine attraverso un processo articolato in tre fasi: 
  • pre-trattamento, con recupero delle resine esaurite dai purificatori suddividendole per gruppi omogenei; 
  • trattamento, mediante ossidazione a umido per trasformare la materia organica in acqua e anidride carbonica e la materia inorganica in un residuo composto da ossidi insolubili e da sali solubili; 
  • post-trattamento, concentrazione del residuo trattato prima del suo invio all’impianto di condizionamento. 
 Sistema condizionamento Modulare Rifiuti SiCoMoR

Il residuo ottenuto in uscita dall’impianto dopo il post trattamento sarà trasferito nella stazione di cementazione chiamata SiCoMoR, Sistema di Condizionamento Modulare Rifiuti, per il suo condizionamento in matrice cementizia in contenitori di acciaio inox da 440 litri. La stazione, lunga 20 metri e larga 17, di struttura modulare e dal ridotto impatto ambientale, potrà essere facilmente trasportata in altri siti in cui sarà necessario effettuare processi di ossidazione delle resine.