Smantellamento del reattore
Stato d’avanzamento: in corso
Durata: 2000-2031
Il cuore della centrale, dove avveniva la produzione di energia, si chiama isola nucleare.
È la parte più complessa da smantellare, in quanto al suo interno è contenuta la gran parte della radioattività residua della centrale.
L’isola nucleare della Centrale è costituita dalla sfera di contenimento dell’edificio reattore, in particolare al suo interno sono presenti la piscina del combustibile, il vessel (contenitore cilindrico che racchiude il reattore nucleare), i generatori di vapore secondari, il corpo cilindrico e tutti gli accessori, i sistemi e i componenti necessari a consentire la reazione nucleare e l’asportazione dell’energia termica, attraverso il vapore che viene poi inviato dal reattore alla turbina. All’isola nucleare è connesso infatti l’edificio turbina che contiene il turbogeneratore e tutti i componenti del ciclo termico.
Le prime operazioni dopo il fermo della centrale, avvenuto nel 1982, sono state: il drenaggio dei circuiti idraulici del reattore, l’allontanamento degli elementi di combustibile e lo svuotamento della piscina in cui erano contenuti.
Negli anni 1996-1998 sono state condizionate le resine radioattive utilizzate per trattare l’acqua del ciclo termico dell’impianto del Garigliano durante l’esercizio della centrale.
Le prime operazioni realizzate da Sogin, che ha acquisito la proprietà della centrale nel 1999, hanno riguardato la bonifica da amianto del reattore e della turbina. Realizzate tra il 2008 e il 2010, hanno prodotto rifiuti contenenti amianto, che sono stati trattati attraverso supercompattazione e stoccati nei depositi temporanei della centrale.
Tra il 2016 ed il 2020 sono state svolte le attività di ripristino degli impianti ausiliari dell’edificio reattore propedeutiche alle successive attività di smantellamento.
Il vessel si trova all’interno dell’edificio reattore ed è il contenitore nel quale, durante l’esercizio avveniva la reazione nucleare. Il progetto del suo smantellamento ha un grado di complessità elevatissimo, per il livello di radioattività presente nei componenti e per i vincoli logistici che caratterizzeranno le operazioni. Alcune operazioni avverranno sotto battente d’acqua per garantire un’efficace barriera contro le radiazioni ionizzanti. I lavori si articoleranno in diverse fasi:
- Rimozione dei materiali presenti nel canale del reattore e nella parte superiore dell’alloggiamento del vessel (Locali L34 ed L42).
- Lavori di ripristino delle apparecchiature, dei rivestimenti e del sistema di allagamento del vessel, del canale reattore.
- Apertura del vessel e rimozione dei materiali e delle attrezzature contaminate utilizzati in fase di esercizio, presenti nella parte superiore della testa del vessel.
- Rimozione e smantellamento degli internals inferiori sotto battente d’acqua.
- Smantellamento del vessel e del circuito primario.
Per quanto riguarda le attività preliminari, a partire da giugno 2018 è stata realizzata l’apertura del locale canale reattore e la rimozione dello schermo biologico di accesso al vessel, È stato così possibile completare il recupero di tutte le attrezzature e dei materiali depositati nei locali L34 ed L42 durante le attività di messa in custodia protettiva passiva nella prima metà degli anni Novanta.
Si è poi proseguito con ulteriori attività propedeutiche, fra cui il ripristino di tutti i sistemi ausiliari dell’edificio reattore (impianto elettrico, di ventilazione, di automazione e controllo) e del circuito di allagamento del canale reattore.
L’“attacco al vessel” è iniziato il 20 dicembre 2023, con l'apertura della parte superiore denominata "testa", un'operazione effettuata per la prima volta in Italia.
In particolare, l’apertura del vessel ha consentito la fuoriuscita dell’acqua che ha riempito il canale reattore, fino a sommergere completamente lo stesso vessel posizionato al suo interno. Ciò ha permesso di svolgere le successive operazioni di smantellamento sotto battente d’acqua, che è un elemento naturale che scherma le radiazioni e consente ai tecnici di procedere in sicurezza.
Successivamente, si è provveduto alla rimozione dei componenti metallici contaminati posizionati sul deflettore, la parte superiore del vessel, terminando la prima fase del programma di smantellamento.