Delle circa 214 mila tonnellate di materiali che saranno prodotti complessivamente dallo smantellamento della centrale nucleare di Trino, saranno recuperate e riciclate 198 mila tonnellate (il 93, %), per la maggior parte composte da metalli e calcestruzzo.
A titolo esemplificativo, nel 2016-2017, le opere di adeguamento dell’edificio Test Tank a deposito buffer temporaneo per lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi trattati, hanno prodotto circa 5 tonnellate di materiali metallici destinati a recupero e circa 850 tonnellate di calcestruzzo (non radioattivo) che sono state trasformate in materia prima seconda, in parte riutilizzate per riempire gli scavi prodotti e in parte destinate ad impianti di smaltimento esterni.
Le attività di decommissioning finora svolte nel sito hanno portato alla rimozione di 8.200 tonnellate di materiali metallici, di cui oltre il 97,5% (8.410 tonnellate) sono state allontanate dal sito come rifiuto convenzionale e inviate a recupero.
Questo rappresenta un esempio dell’approccio sostenibile, fondato sui principi dell’economia circolare, adottato da Sogin nella gestione dei rifiuti prodotti dal decommissioning.