La Storia della Centrale
La centrale nucleare Garigliano di Sessa Aurunca è stata costruita in quattro anni (1959 – 1963) dalla SENN, Società Elettronucleare Nazionale, su progetto dell’ingegnere Riccardo Morandi, e ha iniziato la produzione di energia elettrica nell’aprile del 1964. La centrale, un impianto del tipo BWR, Boiling Water Reactor, appartiene alla prima generazione di impianti nucleari, con una potenza di produzione elettrica di 160 MWe.
Nel 1965 la proprietà della centrale è stata assunta da Enel. L’impianto è stato in funzione fino al 1978, anno in cui è stato fermato per manutenzione. Nel 1982, dopo il terremoto dell’irpinia del 1980, la centrale è stata definitivamente disattivata. La centrale ha complessivamente prodotto 12,5 miliardi di kWh di energia elettrica.
Da allora è stato garantito il mantenimento in sicurezza delle strutture e degli impianti a tutela della popolazione e dell’ambiente.
Nel 1999 Sogin è divenuta proprietaria dell’impianto con l’obiettivo di realizzare il decommissioning.
Nel 2009 la centrale ha ottenuto il Decreto di compatibilità ambientale (VIA), ossia il provvedimento che permette di svolgere il decommissioning, così come previsto nell’Istanza di Disattivazione, proposta da Sogin nel 2001. Il decreto VIA prevede, come stabilito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che gli edifici reattore e turbina, progettati dall’ing. Riccardo Morandi e dichiarati “patrimonio architettonico del nostro Paese”, dopo la decontaminazione e lo smantellamento dei sistemi interni, non siano demoliti.
La centrale di Garigliano è stata la seconda delle quattro centrali nucleari italiane, dopo quella di Trino, ad ottenere nel settembre 2012 il decreto di disattivazione, approvato dal Ministero dello Sviluppo Economico su parere dell’Autorità di sicurezza nucleare e delle altre Istituzioni competenti.