A garanzia della sostenibilità ambientale, tutti gli interventi sono progettati, realizzati e monitorati in modo da non produrre alcun impatto, sia radiologico sia convenzionale, sull’ambiente.
Sogin gestisce un’articolata rete di sorveglianza radiologica ambientale e monitora, con controlli continui e programmati, la qualità dell’aria, del terreno, delle acque di falda e di mare, dei sedimenti marini e del vicino canale, della sabbia, della fauna marina del litorale antistante la centrale, nonché dei principali prodotti agro-alimentari del territorio: latte, frutta e verdura. La rete di sorveglianza radiologica ambientale è stata istituita al momento della costruzione dell'impianto nucleare.
Ogni anno, Sogin effettua sistematicamente centinaia di misure sulle matrici alimentari e ambientali che compongono la rete di sorveglianza ambientale. L'
ARPA Lazio provvede con una propria rete a svolgere un'analoga attività di monitoraggio e sorveglianza.
Da sempre, i risultati delle analisi e i valori delle
formule di scarico confermano impatti ambientali radiologicamente irrilevanti. I risultati dei monitoraggi sono inviati all'Ispettorato per la sicurezza nucleare e la radioprotezione (ISIN) e resi pubblici, anche attraverso il nostro
bilancio di sostenibilità.
Nell'ottobre 2011 il Decreto VIA ha previsto, con tre specifiche prescrizioni, da parte di Sogin anche un monitoraggio ambientale convenzionale, accanto al preesistente monitoraggio radiologico. Subito dopo l'emissione del decreto, Sogin ha pianificato e integrato la preesistente rete per avviare il programma di monitoraggio convenzionale.
Nell'autunno 2013, Sogin ha avviato la campagna di caratterizzazione del territorio durante le attività di dismissione della centrale nucleare di Latina. Queste prime analisi hanno evidenziato su tre campioni di acqua di falda superficiale valori anomali della concentrazione di cloruro di vinile. Ciò è stato comunicato immediatamente alle Autorità e agli Enti interessati e, il 2 agosto, è stata diffusa una
nota stampa.
Sogin ha attivato fin da subito un rigoroso processo di verifiche su cause e dimensioni dell'evento. I valori rilevati non sono riferibili alle attività di decommissioning, in quanto sono stati riscontrati analiti estranei al ciclo produttivo della centrale nucleare.
In ogni caso, a seguito di tale anomalia, nel febbraio 2014, Sogin ha presentato agli Enti di Controllo il documento “Piano di Caratterizzazione”. Tale documento assieme agli esiti della campagna di monitoraggio di febbraio 2014 sono stati discussi nella Conferenza dei Servizi (nel seguito CdS), svoltasi presso il Comune di Latina il 26 Marzo 2014.
La CdS ha richiesto di integrare il piano di indagine proposto e di attuare, nelle more di approvazione del “Piano di Caratterizzazione” e fino all’approvazione dell’Analisi di Rischio Sito Specifica, un monitoraggio delle acque sotterranee nei piezometri situati lungo il perimetro della centrale.
Come richiesto durante la CdS, nel mese di aprile 2014, SOGIN ha presentato agli Enti di Controllo il documento “Integrazione al Piano di Caratterizzazione” contenente il piano di indagine integrato così come richiesto dagli Enti. Tale documento è stato approvato dagli Enti di Controllo il 5 settembre 2014.
Nel luglio 2014 è stato effettuato il primo monitoraggio periodico delle acque sotterranee come richiesto dagli Enti durante la CdS del marzo 2014.
Il 10 febbraio 2015 SOGIN, ha trasmesso agli enti l’”Analisi di Rischio Sito Specifica”, discussa ed approvata nella CdS del dicembre 2015. L’analisi di rischio non individuava rischi significativi per lavoratori i cittadini l’ambiente.
Nel maggio 2016 è stato presentato il documento di “Integrazione al Piano di Caratterizzazione Area ENEA 6” al fine di integrare quanto previsto nel Piano di Caratterizzazione presentato nel febbraio 2014. Le indagini integrative previste nel Piano di dettaglio - Area Enea 6 ottemperavano quanto richiesto dagli Enti Preposti in sede della Conferenza dei Servizi svoltasi il 17 marzo 2016 e sono state svolte nel periodo giugno 2016 - giugno 2017.
Nel luglio 2017 è stato inviato agli Enti di Controllo l’Aggiornamento dell’Analisi di Rischio Sito Specifica, sulla base dei dati integrativi resisi disponibili a valle della presentazione della “Analisi di Rischio Sito Specifica” nel febbraio 2015. In questo documento venivano individuati 3 ulteriori piezometri posti lungo il confine di valle idrogeologico del Sito.
Dopo la presentazione dell’“Aggiornamento dell’Analisi di Rischio Sito Specifica” dal Luglio 2017 Sogin prosegue le campagne di monitoraggio trimestrali delle acque sotterranee in attesa della conferenza dei servizi che dovrà decidere sugli eventuali futuri interventi da attuare.
Dopo la presentazione dell’“Aggiornamento dell’Analisi di Rischio Sito Specifica” dal lLuglio 2017 Sogin prosegue le campagne di monitoraggio trimestrali delle acque sotterranee in attesa della conferenza dei servizi che dovrà decidere sugli eventuali futuri interventi da attuare.
Nel 2018 e 2019, a seguito di riorganizzazioni interne agli enti competenti (con particolare riferimento al Comune di Latina e ARPA Lazio) si sono svolti diversi incontri utili a definire lo stato di attuazione della procedura e il proseguimento delle attività.
A luglio 2019 è stata consegnata un’integrazione del documento di Analisi di Rischio ex D. lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. (AdR) - Aggiornamento giugno 2017 e si è in attesa della convocazione della Conferenza dei Servizi per la sua approvazione. Contestualmente è stato presentato il Progetto Operativo Prove Pilota che descrive le prove che Sogin intende eseguire al fine di raccogliere gli elementi necessari alla progettazione degli interventi di bonifica delle acque sotterranee ai sensi del D. lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. per l’area di proprietà.
Nel 2019 sono state avviate le attività di monitoraggio trimestrale, così come previsto nell’atto di approvazione dell’Analisi di Rischio (determinazione del Comune di Latina 2326/2015).