Le
formule di scarico stabiliscono la quantità di radioattività che un dato impianto è autorizzato a rilasciare all’esterno in un anno solare sulla base di prescrizioni impartite dall’Autorità di Controllo.
Le formule di scarico per i siti di
Trino,
Caorso,
Garigliano e
Bosco Marengo sono definite nei decreti ministeriali di autorizzazione alla disattivazione, ai sensi all’art. 55 del D. Lgs. 230 del 1995 e sono dimensionate sul criterio della non rilevanza radiologica, ossia 10 microsievert/anno di dose efficace alla popolazione.
Per i siti di
Latina,
Casaccia,
Saluggia e
Rotondella sono in vigore le formule di scarico previste dalle attuali licenze d’esercizio, alle quali, se necessario, l’Autorità di Controllo applica ulteriori prescrizioni. Per questi siti è in corso l’iter di approvazione delle istanze di disattivazione, che consentirà l’aggiornamento delle formule di scarico.
La quantità di effluenti liquidi e aeriformi consentita allo scarico è fissata in modo tale da comportare una dose efficace alla popolazione priva di rilevanza radiologica.
La formula di scarico viene determinata sulla base di diversi fattori: la tipologia di attività dell’impianto, il valore del fondo di radioattività naturale (la quantità di radiazioni ionizzanti dovuta a cause naturali, osservabile e rilevabile ovunque sulla Terra), le vie critiche di esposizione (le vie di ritorno all’uomo della radioattività scaricata, come ad esempio l’ingestione del pesce di fiume o di vegetali coltivati nelle aree limitrofe e che entrano nella catena alimentare).
Le formule di scarico sono aggiornate periodicamente in funzione dell’adeguamento ai nuovi standard normativi in materia di radioprotezione e sicurezza nucleare, nonché a seguito delle mutate condizioni della configurazione d’impianto.