Numero dipendenti (2022)
Quantità di rifiuti radioattivi presenti (2022)
Inizio decommissioning
Anno raggiungimento brown field - fase 1
Valore raggiungimento brown field - fase 1
Le Scatole a Guanti (SaG) dell’impianto Plutonio (IPU) sono ambienti confinati che, durante l’esercizio, erano impiegati per manipolare il plutonio nell’ambito delle attività di ricerca per la produzione di elementi di combustibile nucleare...
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Il progetto prevede lo smantellamento del sistema interrato di raccolta degli effluenti radioattivi di OPEC-1, denominato “Waste A e B”. Il sistema era costituito dai serbatoi di raccolta e dalla relativa impiantistica.
Questo progetto comprende le attività propedeutiche allo smantellamento degli impianti IPU e OPEC. In particolare, riguarda la rimozione di quanto non più necessario per le attività di decommissioning, la riqualificazione ...
Il deposito OPEC-2 è stato realizzato per la sistemazione temporanea dei rifiuti radioattivi solidi pregressi derivanti dall’esercizio dell’impianto Plutonio e dalle successive attività di smantellamento. I lavori impiantistici ...
Durante le attività di ricerca svolte presso l’impianto IPU è stato prodotto meno di 1 metro cubo di rifiuti radioattivi liquidi contaminati da plutonio. Questi rifiuti, sia di matrice organica che acquosa, sono stoccati in parte nell’impianto ...
Il progetto prevede la realizzazione di un impianto denominato “Stazione di Compattazione Alfa” (SCA) e di un “Nuovo Deposito” (NDC) per lo stoccaggio dei fusti condizionati.
Le due strutture Torre Tovaglieri e dell’infrastruttura ASSO (Attività Smantellamento Scatole a guanti Obsolete) erano parte dell’impianto Plutonio (IPU), ormai obsolete.
L’allontanamento delle materie nucleari e del combustibile irraggiato è essenziale per poter giungere al rilascio del sito. Con il programma GTRI (Global Threat Reduction Initiative) sono state trasferite tutte le materie nucleari di origine non italiana. I rifiuti radioattivi sono gestiti in sicurezza e stoccati nei depositi temporanei presenti nel sito.
A garanzia della sostenibilità ambientale, tutti gli interventi sono progettati, realizzati e monitorati in modo da non produrre alcun impatto, sia radiologico sia convenzionale, sull’ambiente.
All’interno del Centro di Ricerca ENEA di Casaccia, Sogin gestisce dal 2003 l’impianto OPEC (Operazioni Calde) e l’impianto IPU (Impianto Plutonio).
L’OPEC- 1 è entrato in esercizio nel 1962 ed è stato il primo impianto in Italia a eseguire attività di ricerca e analisi di post-irraggiamento sugli elementi di combustibile nucleare. Oggi è un deposito temporaneo dove è conservato l’inventario storico dei materiali irraggiati qui trasferiti dalle diverse filiere di ricerca per le prove distruttive in cella.
Adiacente all’OPEC- 1, OPEC -2 è stato costruito negli anni Settanta per ampliare le attività nucleari di ricerca, controllo e analisi che venivano svolte nell’OPEC- 1, ma non è mai entrato in esercizio. Oggi OPEC- 2 è stato ristrutturato per lo stoccaggio temporaneo di rifiuti radioattivi.
L’impianto IPU è stato progettato e realizzato a metà degli anni Sessanta ed è entrato in esercizio nel 1968; al suo interno erano svolte attività di ricerca sulle tecnologie di produzione degli elementi di combustibile nucleare. Nel 1990, con la chiusura del programma nucleare italiano, le attività di ricerca sono state fermate.
Anagrafica