Numero dipendenti (2022)
Quantità di rifiuti radioattivi presenti (2022)
Inizio decommissioning
Anno raggiungimento brown field - fase 1
Valore raggiungimento brown field - fase 1
Nel 2005 è stato realizzato un laboratorio di chimica e radiochimica con lo scopo di gestire autonomamente le analisi dei campioni previsti dai vari piani di monitoraggio radiologico ambientale che il sito è chiamato a rispettare.
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L’ICPF è l’impianto per la cementazione della soluzione liquida uranio-torio (circa 3 metri cubi) denominata “prodotto finito” e derivante dalle attività sperimentali di riprocessamento del combustibile avvenute durante l’esercizio dell’impianto.
Alla fine degli anni sessanta nell’impianto Itrec di Rotondella – nel rispetto della normativa vigente all’epoca e in linea con la prassi internazionale di quel periodo – fu progettata e realizzata un’apposita struttura interrata, denominata Fossa 7.1.
Tra il 2005 e il 2009 è stata costruita una nuova cabina di manovra ed è stata demolita quella realizzata negli anni ottanta. La nuova cabina di manovra è stata posta a circa 200 metri dalla battigia.
Il progetto SIstemazione RIfiuti Solidi (SIRIS) riguarda il trattamento dei rifiuti radioattivi solidi presenti nell’impianto Itrec.
L’allontanamento delle materie nucleari e del combustibile irraggiato è essenziale per poter giungere al rilascio del sito. Con il programma GTRI (Global Threat Reduction Initiative) sono state trasferite tutte le materie nucleari di origine non italiana. I rifiuti radioattivi sono gestiti in sicurezza e stoccati nei depositi temporanei presenti nel sito.
A garanzia della sostenibilità ambientale, tutti gli interventi sono progettati, realizzati e monitorati in modo da non produrre alcun impatto, sia radiologico sia convenzionale, sull’ambiente.
L’impianto ITREC (Impianto di Trattamento e Rifabbricazione Elementi di Combustibile) si trova all’interno del Centro Ricerche ENEA Trisaia di Rotondella (MT) ed è stato costruito tra il 1960 e il 1970 dal CNEN, Comitato Nazionale per l’Energia Nucleare.
Tra il 1968 e il 1970 nell’impianto sono stati trasferiti 84 elementi di combustibile irraggiato uranio-torio provenienti dal reattore sperimentale Elk River (Minnesota).
In seguito sono state condotte ricerche sui processi di ritrattamento e rifabbricazione del ciclo uranio-torio per verificare l’eventuale convenienza tecnico-economica rispetto al ciclo del combustibile uranio-plutonio normalmente impiegato.
Nel 1973 il CNEN è divenuto proprietario degli 84 elementi di combustibile di Elk River, 20 dei quali sono stati ritrattati.
Nel 1987, a seguito del referendum sul nucleare, le attività sono state interrotte. Da allora è garantito il mantenimento in sicurezza. Nel 2003 Sogin ha assunto la gestione dell’impianto con l’obiettivo di realizzarne il decommissioning.
Anagrafica